Ormoni e Squilibri
giugno 25, 2021 0 Comment

Ormoni e Squilibri

Ormoni e sintomi comuni di possibili squilibri - gli ormoni sono i messaggeri chimici attraverso i quali le ghiandole endocrine comunicano con il resto del corpo viaggiando nel flusso sanguigno verso tessuti o organi. Questi messaggeri sono coinvolti nella salute sessuale e riproduttiva, sviluppo e crescita, metabolismo degli alimenti, appetito, cicli del sonno, controllo della temperatura corporea e funzione cognitiva. Squilibri nei livelli di determinati ormoni possono portare alla comparsa di diverse condizioni ormonali. Sintomi comuni: disturbi del sonno, sensazione di stanchezza costante, fluttuazioni significative del peso, cicli mestruali irregolari, sindrome premestruale, disturbi dell'umore e problemi della pelle. Cicli del sonno - regolati principalmente dalla melatonina che dipende in gran parte dalla presenza di serotonina per la sua produzione e uno squilibrio di entrambi gli ormoni può causare sonno alterato. Cortisolo, principale ormone dello stress - squilibrio prolungato nel ritmo naturale del cortisolo può portare a insufficienza surrenali e sensazioni di stanchezza. Problemi di conversione degli ormoni tiroidei o malattie autoimmuni della tiroide causano una bassa concentrazione e produzione di ormoni tiroidei che possono risultare in spossatezza. Significative fluttuazioni di peso - ad esempio, in caso di insulino-resistenza. L'insulina è un ormone secreto dal pancreas per estrarre il glucosio dagli alimenti e portarlo alle cellule per essere utilizzato come energia. Ma quando i livelli di zucchero nel sangue rimangono alti per un periodo di tempo prolungato, le cellule possono smettere di rispondere all'insulina e il glucosio in eccesso immagazzinato come grasso. Livelli elevati di cortisolo ed estrogeni potrebbero anche causare fluttuazioni di peso poiché influenzano le funzioni di insulina e serotonina. Cambiamenti nel ciclo mestruale - causa più comune è uno squilibrio di estrogeni e progesterone che porta a cambiamenti nell'ovulazione che spesso si verificano in casa di sindrome dell'ovaio policistico (PCOS) o disturbi della tiroide. Stress fisico e psicologico cronico ha un impatto negativo sui cicli mestruali poiché un aumento dei livelli di cortisolo porterà a fluttuazioni di estrogeni e progesterone dato che cortisolo e progesterone sono prodotti dallo stesso ormone "madre", il pregnenolone. Sindrome premestruale - i cui sintomi possono essere collegati a vari fattori trai quali bassi livelli di progesterone che portano a predominanza di estrogeni, problemi tiroidei o problemi di regolazione della glicemia. Disturbi dell’umore - l‘estrogeno ha un effetto positivo sull'umore grazie alla sua capacità di aumentare la serotonina, il cosiddetto “ormone della felicità” poiché migliora l'umore e il rilassamento. Un basso livello di estrogeni può contribuire ad ansia e sbalzi d’umore. Salute della pelle - squilibri ormonali e tiroidei sono cause comuni di problemi della pelle come secchezza, irritazione e sfoghi, poiché gli estrogeni e il testosterone sono coinvolti nella produzione di collagene e sebo.

In termini di alimentazione:

Includere quotidianamente fonti di acidi grassi essenziali (pesce azzurro, avocado, noci, semi) e proteine poiché gli ormoni derivano da lipidi o amminoacidi.
Abbiamo bisogno di grassi essenziali per regolare la produzione di ormoni sessuali e surrenali come estrogeni, progesterone, testosterone, DHEA, cortisolo e aminoacidi/proteine per costruire tra gli altri ormoni tiroidei, insulina e ormoni che regolano l’appetito.

Includere molti alimenti a base vegetale in quanto sono fonti di fibre che aiutano a bilanciare i livelli di zucchero nel sangue e stimolano la produzione di ormoni che ci fanno sentire sazi.

Includere verdure crocifere (broccoili, cavolfiore, cavolo riccio, rucola, cavoletti di Bruxelles) e fonti di lignani.
I nutrienti contenuti nelle verdure crocifere, in particolare i composti chiamati glucosinolati durante la masticazione e la digestione vengono convertiti in indolo-3-carbinolo che è la sostanza attiva utilizzata nelle fasi epatiche del fegato.
I lignani sono composti chimici che si trovano in alimenti a base vegetale come semi di lino, sesamo, semi di zucca e segale. Quando si consumano questi alimenti, alcuni batteri intestinali convertono i lignani "vegetali" in composti che il corpo può utilizzare, chiamati fitoestrogeni. I fitoestrogeni sono sostanze che possono legarsi ad alcuni dei siti recettori degli estrogeni, riducendone l'attività quando necessario, mentre se i livelli di estrogeno sono troppo bassi, aiutano a ripristinarne l’equilibrio.

Includere alimenti contenenti probiotici come crauti, yogurt, kefir, kombucha, e verdure fermentate. La flora batterica intestinale regola la produzione di numerosi ormoni. Ad esempio, parte della conversione dalla forma inattiva dell'ormone tiroideo T4 alla forma attiva T3, avviene nell'intestino. I batteri intestinali sono coinvolti nella produzione di serotonina e di conseguenza della melatonina e la crescita eccessiva di batteri intestinali non benefici può causare uno squilibrio tra i livelli degli ormoni regolatori dell'appetito grelina (che segnala la fame) e leptina (che segnala la sazietà).

In termini di stile di vita:

Creare una routine serale che faciliti il rilassamento del sistema nervoso e di conseguenza concili il sonno. Leggere, un bagno caldo, una tisana, qualsiasi cosa che alleggerisca la mente.

Trovare delle attività che aiutino nella riduzione dello stress per mantenere stabili i livelli di cortisolo. Abitudini come ascoltare musica, camminare, respirare, parlare con un amico, una breve mediazione, cucinare o qualsiasi altra attività rilassante.

Prestare attenzione all’ambiente in cui si vive. Sono molte le sostanze presenti nel nostro ambiente, nella cura della persona e nei prodotti per la pulizia della casa che possono interferire con la produzione, il trasporto, la degradazione e l'eliminazione di ormoni. Quando possibile, scegliete prodotti per la pulizia e la cura della pelle di derivazione più naturale e riducete l'uso di plastica che può rilasciare sostanze chimiche chiamate xenoestrogeni, possibili interferenti ormonali.



“A cura della dottoressa Alessandra Felice, nutrizionista”