Olio MCT C8
giugno 30, 2021 0 Comment

Olio MCT C8

Perchè l'olio MCT C8 è la forma più attiva per la produzione di chetoni?

Olio MCT (medium chain triglycerides) C8 è l’acronimo di olio proveniente dal cocco a base concentrata di trigliceridi a catena media con un numero di carboni uguale a 8, ovvero l’acido caprilico. L’olio di cocco presenta al suo interno una serie di trigliceridi a catena media, che sono acidi grassi legati al glicerolo con un numero di carboni che varia da 6 a 12. In particolare le concentrazioni tipiche di questi trigliceridi all’interno dell’olio di cocco sono: acido laurico (47% - C12), acido caprico (10% - C10), acido caprilico (7.5% - C8), acido caproico (0,75% - C6) (1). Gli MCT si differenziano dai classici LCT (trigliceridi a catena lunga) perché sono formati da acidi grassi molto piccoli. Questa caratteristica consente a queste molecole di essere assorbite molto rapidamente e utilizzate direttamente dal fegato come chetoni. Normalmente, i trigliceridi vengono assorbiti a livello intestinale grazie all’azione combinata di bile e lipasi pancreatiche che li scindono e gli consentono di attraversare la mucosa dell’intestino. Superata la mucosa, gli acidi grassi vengono inglobati nei chilomicroni e portati tramite il circolo linfatico a livello epatico oppure come depositi negli adipociti. Dunque il metabolismo lipidico tende a produrre dei depositi per un utilizzo futuro di queste fonti energetiche. Nel caso dei trigliceridi MCT, che sono molto piccoli, il nostro organismo riesce, una volta assorbiti a livello intestinale, a portarli subito tramite il circolo portale venoso al fegato (bypassando i chilomicroni) e renderli immediatamente disponibili come fonte energetica (2)(3). Questa fonte energetica si definisce chetone.

Il nostro corpo è capace di produrre energia a partire sia dagli zuccheri che dai grassi. La forma più conveniente è la via glucidica, ma se attraverso dei regimi alimentari poveri di carboidrati viene stimolata la capacità dell’organismo di usare i grassi, tale via produce una migliore resa e crea benefici a tutto il corpo. In particolare si è osservato come i chetoni (derivanti dal catabolismo dei grassi) possano influenzare positivamente il senso di sazietà e ridurre l’appetito, grazie ad una azione di soppressione diretta sull’ormone della fame, ovvero la grelina (4). Dunque possono essere considerati come coadiuvanti alimentari in protocolli volti a produrre riduzione del peso. Inoltre, avere dei chetoni disponibili come fonte energetica può essere utile nel migliorare le prestazioni fisiche negli sportivi.

Bisogna però sottolineare che la forma di trigliceridi migliore per ottenere questo effetto, ovvero la disponibilità diretta di chetoni in un lasso di tempo molto breve, è la forma C8 acido caprilico. L’acido caprilico è presente nell’olio di cocco ma in concentrazioni basse, infatti assumendo l’olio di cocco si assumono tutti i trigliceridi a catena media, che hanno diverse azioni benefiche, in particolare ricordiamo il nutrimento cutaneo. Per ottenere il migliore effetto in termini di produzione diretta di chetoni è necessario assumere principalmente acido caprilico C8 (5).

Olio MCT C8 di Forlive presenta questa grande peculiarità, ovvero garantire un’alta concentrazione di acido caprilico biodisponibile, quindi la migliore forma di MCT per produrre energia immediata sotto forma di chetoni.

(1) Orsavova J, Misurcova L, Ambrozova JV, Vicha R, Mlcek J. Fatty acids composition of vegetable oils and its contribution to dietary energy intake and dependence of cardiovascular mortality on dietary intake of fatty acids. Int J Mol Sci 2015; 16: 12871–12890 (2) Bloom B, Chaikoff IL. Reinhardt. Intestinal lymph as pathway for transport of absorbed fatty acids of different chain lengths. Am J Physiol 1951; 166: 451–45 (3) Bach AC, Babayan VK. Medium-chain triglycerides: an update. Am J Clin Nutr 1982; 36: 950–962 (4) A Ketone Ester Drink Lowers Human Ghrelin and Appetite Brianna J Stubbs, Pete J Cox, Rhys D Evans, Malgorzata Cyranka, Kieran Clarke, Heidi de Wet (5) Ketosis After Intake of Coconut Oil and Caprylic Acid-With and Without Glucose: A Cross-Over Study in Healthy Older Adults. Jakob Norgren, Shireen Sindi, Anna Sandebring-Matton, Ingemar Kåreholt, Makrina Daniilidou, Ulrika Akenine, Karin Nordin, Staffan Rosenborg, Tiia Ngandu, Miia Kivipelto

"A cura del Dott. Eugenio D'Amico, Consulente Scientifico”